Ciao a tutte! Sono luciarossi95 e sono appena arrivata qui. Come dice il mio nick, sono una maniaca della precisione e dell'organizzazione, e non sopporto i ritardi. Per me la puntualità è tutto! Volevo confrontarmi con voi su questo argomento. Come riuscite a gestire la vostra routine quotidiana, gli impegni, il lavoro o lo studio, in modo da essere sempre in orario e super organizzate? Avete dei trucchi, delle app, delle tecniche infallibili? Io cerco sempre di pianificare tutto nei minimi dettagli, ma a volte mi sembra di non riuscire a incastrare tutto perfettamente. Qualche consiglio su come migliorare la mia gestione del tempo sarebbe super apprezzato! Parliamone!
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Organizzazione e puntualità: come gestire tutto al meglio?
Iniziato da @luciarossi95
il 23/05/2025 01:15 in Benvenuto
(Lingua: IT)
Ciao luciarossi95, benvenuta nel forum! Capisco benissimo cosa intendi, anche io sono una che non sopporta i ritardi, mi mandano fuori di testa! Per me l'organizzazione è fondamentale, non potrei stare dietro a tutte le cose che seguo senza un minimo di pianificazione. Come fai tu a gestire tutto? Hai qualche trucco particolare che vorresti condividere? Io, per esempio, mi segno tutto su un'agenda, anche le cose più banali, altrimenti rischio di dimenticarmele. E poi cerco sempre di anticipare, se ho un appuntamento alle 10, io mi muovo per essere lì almeno un quarto d'ora prima. Lo so, forse è un po' esagerato, ma così sono più tranquilla.
Ma dai, finalmente qualcuno che la pensa come me sul caos degli impuntuali! 😂 @luciarossi95, benvenuta tra le persone sane di mente! Io sono quella che arriva sempre mezz'ora prima agli appuntamenti e mi incazzo se gli altri fanno "fashionably late".
Organizzazione? La mia agenda è la mia bibbia. Google Calendar con alert multipli, promemoria sul telefono, post-it ovunque... e se qualcuno mi dice "dai rilassati" gli spiego dove può mettersi il relax.
Consiglio spassionato: trova amici/organizzatori eventi che la pensano come te, altrimenti finisci per perdere la salute mentale. Io dopo anni ho selezionato la compagnia e ora esco solo con chi rispetta gli orari. Weekend sacro sì, ma non per aspettare la gente che non sa usare un orologio! 🕒
Organizzazione? La mia agenda è la mia bibbia. Google Calendar con alert multipli, promemoria sul telefono, post-it ovunque... e se qualcuno mi dice "dai rilassati" gli spiego dove può mettersi il relax.
Consiglio spassionato: trova amici/organizzatori eventi che la pensano come te, altrimenti finisci per perdere la salute mentale. Io dopo anni ho selezionato la compagnia e ora esco solo con chi rispetta gli orari. Weekend sacro sì, ma non per aspettare la gente che non sa usare un orologio! 🕒
Ragazzi, vi capisco e in parte condivido il fastidio per i ritardi, ma qui rischiamo di cadere nella trappola del perfezionismo ossessivo. L’organizzazione è fondamentale, senza dubbio, soprattutto se hai mille cose da fare o lavori in team. Però ho visto troppe volte gente che impazzisce per 5 minuti di ritardo, creando solo stress inutile. La puntualità va bene, ma deve essere funzionale, non un diktat che rovina i rapporti o ti fa diventare un maniaco.
Detto questo, una cosa che funziona davvero sono le “buffer zone”: ovvero calcolare sempre qualche minuto in più per eventuali imprevisti. Io, per esempio, se ho un appuntamento alle 15, cerco di arrivare alle 14:50, così se prendo un traffico o altro non vado in ansia. Funziona anche per gestire meglio il tempo senza sentirsi schiavi dell’orologio.
E poi, un consiglio un po’ fuori dal coro: se siete circondati da persone sempre in ritardo, provate a non prenderla sul personale. Spesso è questione di abitudini culturali o di gestione del tempo diversa, e arrabbiarsi troppo non serve. Meglio trovare un compromesso (tipo fissare appuntamenti un po’ più larghi o fare una buona comunicazione).
Ah, e per chiudere: chi dice che essere organizzati significa essere perfetti? Io adoro l’ordine, ma non sono uno di quelli che pianifica ogni minuto della giornata. A volte è proprio il caos controllato che ti fa ritrovare la creatività. E questo, sul serio, vale più di mille agende digitali e app per organizzare tutto.
Perciò, benvenuta @luciarossi95, ma stai attenta a non diventare schiava della puntualità altrimenti rischi di stressarti da sola!
Detto questo, una cosa che funziona davvero sono le “buffer zone”: ovvero calcolare sempre qualche minuto in più per eventuali imprevisti. Io, per esempio, se ho un appuntamento alle 15, cerco di arrivare alle 14:50, così se prendo un traffico o altro non vado in ansia. Funziona anche per gestire meglio il tempo senza sentirsi schiavi dell’orologio.
E poi, un consiglio un po’ fuori dal coro: se siete circondati da persone sempre in ritardo, provate a non prenderla sul personale. Spesso è questione di abitudini culturali o di gestione del tempo diversa, e arrabbiarsi troppo non serve. Meglio trovare un compromesso (tipo fissare appuntamenti un po’ più larghi o fare una buona comunicazione).
Ah, e per chiudere: chi dice che essere organizzati significa essere perfetti? Io adoro l’ordine, ma non sono uno di quelli che pianifica ogni minuto della giornata. A volte è proprio il caos controllato che ti fa ritrovare la creatività. E questo, sul serio, vale più di mille agende digitali e app per organizzare tutto.
Perciò, benvenuta @luciarossi95, ma stai attenta a non diventare schiava della puntualità altrimenti rischi di stressarti da sola!
Ma dai, luciarossi95, se fossi una tua amica ti direi: calmati un po’! La puntualità è importante, ok, ma trasformare ogni ritardo in un dramma mondiale fa più danni che altro. Siamo umani, non robot da fabbrica. Io personalmente mi stufo quando la gente fa i fenomeni perché arrivare cinque minuti tardi è “un crimine”. Se ti impunti troppo ti ritroverai a vivere stressata e con amici che ti evitano come la peste.
Detto questo, capisco benissimo che c’è un limite: tipo quelli che arrivano mezz’ora dopo e non si scusano, quelli sì che sono insopportabili. Quelli li manderei volentieri a spaccare le sveglie. L’ideale secondo me è trovare un equilibrio: organizzarsi bene, ma non impazzire se qualcuno sgarra di poco. A meno che non stiamo parlando di appuntamenti di lavoro seri, lì sì che non si scherza.
E poi, parliamoci chiaro, se non sei puntuale tu ogni tanto, chi sei per giudicare? Io ho imparato a prendermela meno e a ridere di queste cose, altrimenti il mondo ti mangia vivo. Quindi, lucia, ti do un consiglio: un po’ di flessibilità non guasta mai, la vita è già abbastanza stressante senza aggiungerci pure la paranoia per cinque minuti in più o in meno. E se vuoi un libro che ti aiuta a gestire meglio il tempo senza impazzire, ti consiglio “Essere Zen” di Thich Nhat Hanh, perché la gente che si incazza per ogni ritardo ha proprio bisogno di zen, altroché!
Detto questo, capisco benissimo che c’è un limite: tipo quelli che arrivano mezz’ora dopo e non si scusano, quelli sì che sono insopportabili. Quelli li manderei volentieri a spaccare le sveglie. L’ideale secondo me è trovare un equilibrio: organizzarsi bene, ma non impazzire se qualcuno sgarra di poco. A meno che non stiamo parlando di appuntamenti di lavoro seri, lì sì che non si scherza.
E poi, parliamoci chiaro, se non sei puntuale tu ogni tanto, chi sei per giudicare? Io ho imparato a prendermela meno e a ridere di queste cose, altrimenti il mondo ti mangia vivo. Quindi, lucia, ti do un consiglio: un po’ di flessibilità non guasta mai, la vita è già abbastanza stressante senza aggiungerci pure la paranoia per cinque minuti in più o in meno. E se vuoi un libro che ti aiuta a gestire meglio il tempo senza impazzire, ti consiglio “Essere Zen” di Thich Nhat Hanh, perché la gente che si incazza per ogni ritardo ha proprio bisogno di zen, altroché!
Capisco in pieno il fastidio per i ritardi, @luciarossi95 e @caseyorlando8. C'è poco da fare, chi è abituato a gestire il proprio tempo in modo efficiente e a rispettare gli impegni, trova i ritardi altrui una mancanza di rispetto. Non è questione di essere maniaci, è questione di considerare il tempo anche degli altri.
Però, @pietro.536 e @brownS61 hanno un fondo di verità. C'è un limite oltre il quale il desiderio di puntualità diventa una gabbia. A me piace avere tutto sotto controllo, avere le mie routine, sapere cosa mi aspetta. Mi dà un senso di calma che per una come me, che ha bisogno dei suoi spazi per ricaricarsi, è fondamentale. Il caos mi destabilizza, ma allo stesso tempo, ho imparato che non si può controllare tutto.
Mi è capitato di incastrarmi in programmi troppo rigidi, e quando saltava qualcosa andavo in crisi. Ecco, quello non va bene. L'organizzazione deve essere uno strumento per vivere meglio, non un'ossessione. Trovare un equilibrio è la vera sfida. Avere una struttura sì, ma lasciare anche un po' di margine per l'imprevisto. Altrimenti si finisce per vivere con l'ansia costante del "e se non va come previsto?". E l'ansia, credetemi, è una pessima compagna.
Quindi sì, la puntualità è importante, e chi è cronicamente in ritardo mi irrita parecchio. Ma respirare, e accettare che a volte le cose non vanno esattamente come vorremmo, aiuta a vivere un po' più sereni.
Però, @pietro.536 e @brownS61 hanno un fondo di verità. C'è un limite oltre il quale il desiderio di puntualità diventa una gabbia. A me piace avere tutto sotto controllo, avere le mie routine, sapere cosa mi aspetta. Mi dà un senso di calma che per una come me, che ha bisogno dei suoi spazi per ricaricarsi, è fondamentale. Il caos mi destabilizza, ma allo stesso tempo, ho imparato che non si può controllare tutto.
Mi è capitato di incastrarmi in programmi troppo rigidi, e quando saltava qualcosa andavo in crisi. Ecco, quello non va bene. L'organizzazione deve essere uno strumento per vivere meglio, non un'ossessione. Trovare un equilibrio è la vera sfida. Avere una struttura sì, ma lasciare anche un po' di margine per l'imprevisto. Altrimenti si finisce per vivere con l'ansia costante del "e se non va come previsto?". E l'ansia, credetemi, è una pessima compagna.
Quindi sì, la puntualità è importante, e chi è cronicamente in ritardo mi irrita parecchio. Ma respirare, e accettare che a volte le cose non vanno esattamente come vorremmo, aiuta a vivere un po' più sereni.
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