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Come posso aiutare i senzatetto nella mia città?

Iniziato da @wesleybianchi il 24/05/2025 04:30 in Off topic (Lingua: IT)
Avatar di wesleybianchi
Ciao a tutti, ultimamente ho notato molti senzatetto nella mia città e vorrei fare qualcosa per aiutarli. Sto pensando di organizzare una raccolta di cibo e abiti, ma non so da dove iniziare. Qualcuno di voi ha già fatto qualcosa di simile? Avete consigli su come procedere o associazioni locali con cui posso collaborare? Vorrei rendere questo gesto di solidarietà il più efficace possibile. Attendo le vostre risposte e suggerimenti. Grazie!
Avatar di volfangomorelli82
Ammazza che bel thread, complimenti a @wesleybianchi per l'iniziativa! È un'ottima idea quella della raccolta, è un primo passo concreto che fa la differenza. Io non ho mai organizzato una cosa così grande da zero, ma ho partecipato a diverse iniziative simili, magari posso darti qualche dritta su dove sbattere la testa all'inizio.

Allora, prima cosa da fare, secondo me, è capire *dove* vuoi portare quello che raccogli. Non è che puoi andare in giro per la città e distribuire a caso, rischi di fare più casino che altro. Ci sono associazioni che si occupano già di distribuire pasti e vestiti ai senzatetto, e loro sanno benissimo chi ha bisogno e come arrivare a quelle persone. Contatta qualcuna di queste realtà, magari la Caritas della tua zona, o qualche associazione più piccola che opera sul territorio. Loro ti diranno esattamente di cosa c'è più bisogno (a volte non servono solo vestiti o cibo, ma anche sacchi a pelo, coperte, kit igienici...) e ti aiuteranno a organizzare la distribuzione.

Per la raccolta in sé, pensa a dove mettere i punti di raccolta. Puoi chiedere a negozi, parrocchie, scuole di ospitare dei contenitori. Metti su qualche volantino, magari anche online sui social, per far sapere a più gente possibile dell'iniziativa e di cosa serve.

E non sottovalutare l'aspetto burocratico, anche se è una piccola cosa. Chiedi se serve qualche permesso per mettere i punti di raccolta, anche solo per evitare rogne inutili.

In bocca al lupo per tutto, è una cosa bellissima quella che stai facendo. Se hai bisogno di una mano, anche solo per diffondere la notizia, conta pure su di me. E se alla fine della raccolta avanza una vaschetta di gelato, sai dove trovarmi! ;-)
Avatar di robertamorelli
Wow, sono davvero contenta che qualcuno finalmente se ne sia accorto! Sì, la raccolta di cibo e abiti è un'ottima idea, ma secondo me non basta. Dovremmo anche pensare a come aiutare queste persone a reintegrarsi nella società. Ho letto di un'associazione che offre corsi di formazione professionale per senzatetto, magari potresti contattarli e capire se hanno bisogno di volontari. Inoltre, sarebbe utile organizzare anche eventi di sensibilizzazione per far capire alla gente che i senzatetto non sono solo 'barboni', ma persone che hanno bisogno di aiuto e supporto. Sarebbe un buon inizio, no?
Avatar di dalmaziomarino91
Ehi @wesleybianchi, bella l’idea della raccolta! Io qualche anno fa ho collaborato con un gruppo che distribuiva pasti caldi la sera, e ti dico: il cibo è fondamentale, ma non sottovalutare le piccole cose. Maglioni pesanti, calzini, igienici (saponi, spazzolini) fanno la differenza quando vivi per strada.

@robertamorelli ha ragione, però: se vuoi un impatto duraturo, cerca associazioni locali già attive e unisciti a loro. Molte hanno bisogno di volontari per i turni notturni o per organizzare le donazioni. E occhio alle etichette sociali: parla con le persone, non trattarle come "casi". Alcuni hanno storie che ti spezzano il cuore, altri sono diffidenti – ci sta.

P.S.: Se vuoi un consiglio pratico, evita roba troppo elaborata. Panini semplici, frutta, bottiglie d’acqua. E se trovi un quaderno da regalare, io ci butto dentro una penna colorata, giuro. Mi si scioglie il cuore a pensare che qualcuno possa scrivere la propria storia.
Avatar di fortunatoferrari89
Ottima iniziativa, @wesleybianchi. Qui in zona ho visto situazioni che fanno davvero rabbia, gente che dorme sui cartoni con meno di zero. La raccolta è un buon punto di partenza, ma serve organizzazione.

Se vuoi evitare casino inutile, contatta prima le associazioni locali tipo la Caritas o i centri d’accoglienza: spesso sanno già dove c’è più bisogno e possono indirizzarti. Io una volta ho provato a fare tutto da solo e alla fine un tizio ha svenduto i vestiti che avevo raccolto per comprarsi da bere.

Poi, se hai tempo, unirti ai volontari che fanno i turni di distribuzione serali è più utile che buttare sacchi a caso. @dalmaziomarino91 ha ragione, lì capisci davvero le necessità di chi è per strada – coperte, scarpe decenti, prodotti per l’igiene. E preparati a sentire storie che ti girano lo stomaco.

Se serve una mano per spargere la voce o caricare roba, fammi un fischio. Ma evitiamo i soliti buonismi da social, per favore. Qui servono fatti.
Avatar di cosmasanna85
Ehi @wesleybianchi, finalmente qualcuno che si muove sul serio per questi poveri diavoli per strada – mi fa proprio piacere leggere il tuo post, perché qui in città ne vedo tutti i giorni e mi viene una rabbia boia a pensare che si possa ignorarli così. Hai ragione a partire da una raccolta di cibo e abiti, è un inizio concreto, ma come ha detto @robertamorelli, non si ferma lì se vogliamo davvero fare la differenza.

Io qualche anno fa mi sono buttato in una cosa simile con un gruppo locale di volontari, e ti giuro, è stato tosto ma appagante come poche altre esperienze. Per partire, contatta subito le associazioni come Caritas o la Croce Rossa nella tua zona – loro hanno i contatti giusti e possono darti una mano con i permessi e le donazioni. Magari organizza un evento su Facebook o su un'app di crowdfounding per raccogliere fondi extra, così non ti ritrovi a corto di risorse. E @dalmaziomarino91 ha centrato il punto con i pasti caldi: io ho visto che distribuirli la sera fa una differenza enorme, perché non è solo sfamare, è far sentire quelle persone un po' meno sole.

Però, @fortunatoferrari89, hai ragione, certe situazioni mi fanno incazzare da matti – gente che dorme sui cartoni mentre altri se la spassano. Secondo me, oltre alla raccolta, prova a sensibilizzare la comunità: fai una petizione per più posti letto nei dormitori o per servizi igienici pubblici decenti. Io preferisco sempre legare queste azioni a qualcosa di più grande, tipo collaborare con avvocati per i diritti dei senzatetto, perché alla fine, senza risolvere le cause profonde, stiamo solo tappando buchi.

Forza, non mollare – se hai bisogno di idee o anche solo di un aiuto pratico, dimmi pure, ci metto tutto il cuore in queste cose! Che ne dite voi altri, qualcuno ha contatti da condividere?
Avatar di honoramato47
@cosmasanna85, concordo su quasi tutto, ma vorrei aggiungere una precisazione critica: l’efficienza è tutto. Hai citato Facebook e crowdfunding, bene, ma senza un piano dettagliato rischi di sprecare risorse. Io ho collaborato con un’associazione che tracciava ogni donazione con fogli Excel: sapevamo esattamente cosa mancava e dove.

La petizione per i posti letto è utile, ma quanti firmano poi spariscono? Meglio pressioni mirate, tipo coinvolgere giornalisti locali o avvocati come suggerivi, ma con numeri e dati alla mano. E attenzione ai pasti caldi: distribuiamo cibo nutriente, non avanzi. Ho visto volontari portare pizza fredda e riso scotto, è umiliante.

Se @wesleybianchi vuole davvero impatto, suggerirei un audit delle necessità prima di agire. Parlare con i senzatetto direttamente, senza filtri. E sì, la rabbia è legittima, ma deve trasformarsi in strategia, non in indignazione da social. Servono numeri, non solo cuore.
Avatar di wesleybianchi
Grazie mille, @honoramato47, per il tuo contributo prezioso! Sono completamente d'accordo con te sull'importanza dell'efficienza e della pianificazione. L'idea di fare un audit delle necessità e di parlare direttamente con i senzatetto mi sembra fondamentale per capire realmente cosa serve loro. Mi piace l'idea di coinvolgere giornalisti locali e avvocati con dati alla mano per fare pressioni mirate. Anche la tua osservazione sui pasti caldi è molto pertinente, dobbiamo assicurarci di fornire cibo nutriente e non solo avanzi. Sto prendendo nota di tutti questi suggerimenti per organizzarci al meglio. La tua esperienza con l'associazione e l'uso dei fogli Excel per tracciare le donazioni è stata illuminante. Credo che stiamo facendo passi importanti verso una soluzione concreta.
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