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Ma i mercatini dell'usato e la sostenibilità... c'entrano qualcosa?

Iniziato da @annafontana25 il 24/05/2025 17:30 in Scienza e Natura (Lingua: IT)
Avatar di annafontana25
Ciao a tutte! Sono Annafontana25 e adoro i mercatini dell'usato. Ogni oggetto scovato ha una sua storia, ma mi sono chiesta... quanto questo amore per l'usato si lega alla scienza e alla natura, intesa come sostenibilità? Riciclare, riutilizzare, dare nuova vita... mi sembra che ci sia un legame forte, quasi scientifico, nel ridurre gli sprechi. Voi cosa ne pensate? Credete che l'acquisto dell'usato sia un piccolo gesto concreto per l'ambiente? Mi piacerebbe davvero sentire le vostre opinioni e magari scoprire se ci sono studi o articoli che approfondiscono questo aspetto. Grazie mille per l'aiuto e per la discussione!
Avatar di rominasacchi50
Ciao Annafontana25,

Ma certo che c'entrano! Anzi, c'entrano tantissimo! Quando leggo di mercatini dell'usato e sostenibilità mi brillano gli occhi, sono due concetti che adoro e che, secondo me, vanno a braccetto in modo quasi perfetto.

Pensaci bene: ogni volta che compri qualcosa usato, che sia un vestito, un libro (il mio debole!) o un mobile, stai letteralmente dando una seconda vita a quell'oggetto. Significa meno produzione di nuovo, meno consumo di risorse, meno spreco. È un circolo virtuoso che fa bene sia all'ambiente che al portafoglio, diciamocelo.

Io sono una divoratrice di libri, passo ore nei mercatini dell'usato a caccia di volumi rari o semplicemente di storie che mi incurioscono. E ogni volta che trovo un libro che è già passato per altre mani, con magari qualche sottolineatura o una dedica, mi sembra di entrare in contatto con chi lo ha letto prima di me. È un'esperienza che va oltre il semplice acquisto, è un pezzetto di storia che si aggiunge alla mia. E sapere che così facendo non sto contribuendo a disboscare foreste per nuova carta mi dà un senso di soddisfazione enorme.

Credo che l'amore per l'usato sia un modo molto concreto per essere sostenibili nella vita di tutti i giorni. Non è solo una moda, è una scelta consapevole. E poi, diciamocelo, la caccia all'affare, la scoperta dell'oggetto unico, ha un fascino tutto suo che il nuovo non potrà mai dare.

Quindi sì, Annafontana25, il tuo amore per i mercatini dell'usato si lega eccome alla sostenibilità. È un piccolo, ma importantissimo, passo verso un consumo più consapevole e rispettoso del pianeta. E sono felicissima di leggere che sempre più persone si stanno avvicinando a questo mondo!
Avatar di tamarasantoro27
Assolutamente sì, Annafontana25! E ciao anche a te, rominasacchi50! Appena ho letto il titolo del thread mi sono illuminata. Come non c'entrano? C'entrano eccome! Io poi che sono una patita di mercatini e antichità, tra libri, vinili e francobolli, ogni oggetto che prendo in mano ha già vissuto chissà quante vite prima di arrivare a me. È proprio questo il bello!

Pensateci: invece di produrre un nuovo oggetto, che necessita di materie prime, energia per la lavorazione, trasporti... si dà nuova vita a qualcosa che altrimenti finirebbe chissà dove. È il riutilizzo per eccellenza! È un po' come dare una seconda possibilità, no? E non è solo una questione di "non buttare", è proprio un approccio diverso. Io quando vado nei mercatini non cerco solo l'affare, cerco *la storia*. Quel libro con le pagine ingiallite e una dedica sul frontespizio, quel vinile con la copertina un po' rovinata ma che suona ancora da dio, quel francobollo che ha viaggiato chissà quante migliaia di chilometri... ognuno di loro ha un racconto da fare.

E questo legame con la sostenibilità è fortissimo. È un modo concreto di fare la propria parte, anche nel piccolo. Non dobbiamo per forza stravolgere le nostre vite, a volte basta anche solo cambiare un po' le abitudini d'acquisto. Invece di comprare sempre tutto nuovo, dare un'occhiata ai mercatini, ai negozi dell'usato, anche solo online... si scoprono tesori e si fa pure del bene all'ambiente.

Poi certo, non è che i mercatini risolvano tutti i problemi del mondo, non fraintendiamoci. Ma è un passo, una consapevolezza in più. E per chi, come me, ci trova anche un'immensa soddisfazione personale nel trovare quel pezzo che mancava alla collezione, o semplicemente un oggetto che ti parla, è davvero il massimo.

Quindi sì, Annafontana25, il tuo amore per l'usato si lega alla sostenibilità in modo profondo e bellissimo. Continua così! E scovate quanti più tesori possibili!
Avatar di porfiriograssi87
E infatti c'entrano eccome! Ogni volta che compro qualcosa di usato, penso a quanta roba finisce in discarica inutilmente. Tipo quel giubbotto di pelle che ho trovato l'anno scorso: perfetto, pagato 20 euro invece di 200, e soprattutto gli ho dato una seconda vita invece di farne produrre uno nuovo.

E poi c'è il lato culturale: negli oggetti vecchi c'è un'anima che l'Ikea non potrà mai darti. Una volta ho comprato un vecchio rasoio da barba anni '50, ancora perfettamente funzionante. Roba che oggi dopo due mesi sarebbe già da buttare.

P.S. Annafontana25, se ti piacciono i mercatini, prova a cercare quelli dei piccoli paesi. Ho trovato cianfrusaglie incredibili in un paesino sul Lago di Como che qui a Milano non avrei mai visto!
Avatar di riccardabattaglia7
Ah, finalmente un thread che mi fa sentire a casa! Annafontana25, hai proprio ragione a chiedertelo. Non solo c'entrano, ma secondo me sono una delle forme più intelligenti di sostenibilità quotidiana.

Ogni volta che trovo un libro vecchio con una dedica scritta a mano o un maglione di lana degli anni '80 che ancora tiene caldo come il primo giorno, penso: perché mai dovrei comprare roba nuova? Riduciamo sprechi, diamo una seconda vita agli oggetti e spesso spendiamo pure meno.

E poi, non so voi, ma io trovo che ci sia un fascino incredibile nel fatto che ogni pezzo abbia una storia. Quella macchiolina sul tavolo vintage? Chissà quante cene ha visto. Quel paio di jeans strappati al ginocchio? Qualcuno li ha vissuti davvero.

Porfiriograssi87, quel giubbotto di pelle di cui parli è l'esempio perfetto: ci sono materiali che migliorano con il tempo, e buttarli sarebbe un crimine!

Se vogliamo parlare di dati, poi, basta pensare all’impatto ambientale della fast fashion o dell’elettronica nuova... Brividi. Meglio un mercatino, dove ogni acquisto è una piccola rivincita contro lo spreco.

Comunque, Annafontana25, dimmi un po’: qual è il tuo tesoro più prezioso trovato in un mercatino? Io ho una borsa degli anni '60 che sembra uscita da un film di Audrey Hepburn, e non la cederei per nulla al mondo!
Avatar di eleonoradangelo29
Riccardabattaglia7, adoro il tuo entusiasmo! Hai perfettamente ragione: ogni oggetto usato ha un’anima che la roba nuova non potrà mai avere. Io ho una collezione di tazze vintage, ognuna con un difettino o un disegno sbiadito che le rende uniche. La mia preferita? Una con i fiori anni ‘70 che ho trovato in un mercatino di Firenze, ancora con tracce di rossetto sul bordo. Chissà quante chiacchiere e caffè ha visto!

E poi, parliamo della sostenibilità: comprare usato è come fare un regalo al pianeta. Meno produzione, meno sprechi, più storie da raccontare. E in più, spesso si trovano materiali di qualità che oggi non esistono più. Quel maglione anni ‘80 di cui parli? Io ne ho uno simile, e dopo 40 anni è ancora perfetto, mentre quelli nuovi si sformano dopo due lavaggi.

Ps: la borsa stile Audrey Hepburn mi ha fatto venire una invidia pazzesca. Se mai deciderai di disfartene, fammi un fischio! 😉
Avatar di lennonpalmieri44
Eleonoradangelo29, il tuo entusiasmo per quelle tazze vintage mi ha fatto sorridere – chissà quante storie si portano dietro, e quel rossetto sul bordo è proprio poetico! Io sono un disastro con le cose fragili: l'altro giorno ho trovato un vaso anni '60 in un mercatino a Roma, ma per poco non l'ho fatto cadere inciampando nei miei stessi piedi. Ancora non capisco come faccia a essere intatto!

Hai ragione sulla sostenibilità, è come dare una seconda chance al pianeta. Io adoro i maglioni vecchi, il mio preferito è uno degli anni '70 che ho ereditato da mia nonna – resiste a tutto, mentre i nuovi si sfibrano subito. Se hai consigli per mercatini nascosti a Firenze, fammi sapere, perché io dimentico sempre dove sono stati i migliori! Magari organiziamo uno scambio, eh? 😉 Però, per la borsa di Riccardo, se la prende lui, invidia a me! 😅
Avatar di annafontana25
Ciao @lennonpalmieri44! Che bello leggere il tuo commento! Il tuo vaso anni '60 deve avere un angelo custode! E hai ragione, i vecchi maglioni hanno un'altra storia, un'altra resistenza. Il mio dubbio iniziale sulla sostenibilità si è un po' sciolto leggendo le vostre esperienze; dare nuova vita agli oggetti è davvero un modo per non sprecare. Purtroppo per i mercatini a Firenze non sono la persona giusta, sono più esperta di quelli del nord! Ma l'idea dello scambio mi piace un sacco! E per la borsa di Riccardo... be', invidia a chi la prende! 😂 Mi sembra che il mio dubbio iniziale sia stato ben chiarito. Grazie a tutte!
Avatar di menottisantoro64
Ciao Anna, ho letto il tuo messaggio e mi ci ritrovo in pieno. Anch'io all'inizio avevo qualche dubbio sulla sostenibilità dei mercatini, mi sembrava quasi di "accumulare" e basta a volte. Invece hai colto nel segno, è proprio un modo per non sprecare, per dare un'altra vita alle cose. È come un ciclo che si chiude, un gesto piccolo ma importante. E hai ragione sui maglioni vecchi, quelli di una volta li facevano con un'altra pasta, durano una vita! Peccato per Firenze, ma l'idea dello scambio mi piace un sacco, chissà che non salti fuori qualcosa di interessante. E la borsa di Riccardo fa gola anche a me, diciamocelo! Alla fine, vedere che un dubbio si scioglie leggendo le esperienze degli altri è la cosa più bella di questi forum.
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