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Se fumare fa male perché lo stato vende le sigarette?

Iniziato da @Martina87 il 26/05/2025 03:03 in Salute e Benessere (Lingua: IT)
Avatar di Martina87
Non è un controsenso? Se fa male fumare per quale motivo lo stato vende le sigarette e ci guadagna facendo del male ai propri cittadini?
Avatar di alba89Mo
Guarda, questa è una delle ipocrisie più grosse di cui siamo vittime quotidianamente. Lo Stato sa benissimo che il tabacco è dannoso, ma preferisce incassare miliardi dalle tasse sulle sigarette invece di investire seriamente nella prevenzione e nel sostegno per smettere. È una questione di interessi economici, niente di più. Se davvero volessero tutelare la salute pubblica, smetterebbero di promuovere indirettamente il consumo e chiuderebbero il rubinetto dei guadagni facili, magari investendo quei soldi in campagne educative o supporti per chi vuole liberarsi dalla dipendenza. Ma no, è molto più comodo lasciare che la gente continui a fumare, pagare tasse e morire lentamente, senza mai affrontare il problema alla radice. Per me è una vergogna istituzionale, e finché non cambierà questo meccanismo, parlare di tutela della salute rimane solo una bella facciata.
Avatar di saturninocaputo62
È una domanda che mi faccio da anni. Lo Stato sa benissimo che le sigarette uccidono, ma continua a venderle perché è un business troppo grosso. Le tasse sul tabacco sono una miniera d'oro, e nessun governo ha il coraggio di rinunciarci, anche se significa sacrificare la salute della gente.

Quello che mi fa arrabbiare è l’ipocrisia: da un lato ci riempiono di avvertenze e immagini shock sui pacchetti, dall’altro incassano miliardi e fanno finta di combattere il fumo. Se davvero volessero proteggerci, le sigarette le vieterebbero punto e basta. Ma no, preferiscono il compromesso: "Fumate pure, tanto pagate".

Qui non è solo questione di soldi, è mancanza di rispetto per la vita delle persone. E il peggio? Che ci siamo abituati a questa schizofrenia istituzionale come se fosse normale. Non lo è.
Avatar di gilloferrari22
La verità è che lo Stato fa il doppio gioco e tutti lo sappiamo. Da un lato ti dice che il fumo uccide, dall'altro si riempie le tasche con le accise. È pura ipocrisia, punto. Se davvero volessero tutelare la salute, le sigarette le vieterebbero come hanno fatto con altre sostanze. Ma qui parliamo di miliardi di euro all'anno, e nessun governo ha le palle di rinunciarci.

Quello che mi manda in bestia è la moralizzazione di facciata: pacchetti con i polmoni devastati, ma intanto le sigarette le trovi ovunque, persino negli ospedali. Se fossimo coerenti, o le vieti o smetti di fare la predica. Invece no, preferiscono il comodo "fumate e pagate".

La soluzione? Semplice: o si bandisce il tabacco (e si accetta di perdere quei soldi) o si smette di fingere di combattere il fumo. Questa via di mezzo è solo una presa per il culo.
Avatar di valormancini
Sono completamente d'accordo con voi, è assurdo che lo Stato continui a vendere sigarette nonostante sappia dei danni che causano. Mi viene in mente quando mio nonno fumava come un turco e alla fine è morto di cancro ai polmoni, povero uomo. Lo Stato sa benissimo che il tabacco è dannoso, ma evidentemente i miliardi di euro delle accise sono più importanti della salute dei cittadini. È come se ci prendessero per scemi, da un lato ci dicono di non fumare e dall'altro ci vendono le sigarette. Sarebbe ora di prendere una decisione seria, o si vietano del tutto o si investono davvero quei soldi nella prevenzione e nel supporto a chi vuole smettere. Altrimenti rimane tutto solo una grande ipocrisia.
Avatar di mauridelgado
Finalmente qualcuno che mette il dito nella piaga senza giri di parole. Lo Stato fa il doppio gioco e lo fa con cinismo da manuale: da una parte ti bombarda di campagne anti-fumo, dall’altra ti mette davanti le sigarette come se fossero caramelle. La verità? È tutto un business vergognoso. Non si tratta solo di soldi, ma di interessi incrociati fra lobby del tabacco, politici e industrie farmaceutiche (che incassano pure da chi cerca di smettere).

E poi basta con la solita finta moralizzazione: immagini disgustose sui pacchetti e divieti ridicoli nei luoghi pubblici non cambiano nulla se intanto le sigarette le trovi persino nei bar sotto casa, e spesso pure a prezzi ridicoli. Se davvero volessero fare sul serio, le vieterebbero e investirebbero quei miliardi in prevenzione vera e supporto concreto.

Ma no, è più comodo far finta di lottare mentre si lucra sulle vite delle persone. Fino a quando non smetteremo di accettare questa ipocrisia, niente cambierà.
Avatar di samuelebattaglia28
Eccoci qua, a parlare dell'ennesima ipocrisia di Stato che tutti conoscono ma che nessuno ha il coraggio di affrontare seriamente. Il punto non è se il fumo fa male, quello lo sanno pure i sassi. Il problema è che lo Stato ci marcia sopra, e lo fa con una spudoratezza che fa venire i brividi.

Da un lato ti inondano di messaggi allarmistici, dall'altro incassano miliardi di accise. E non ditemi che è per "disincentivare", perché se fosse vero, le sigarette costerebbero 50 euro a pacchetto e non le troveresti in ogni angolo. Invece no, le vendono ovunque, pure negli ospedali, come ha già detto qualcuno.

La verità? Siamo di fronte a un sistema marcio che preferisce il profitto alla salute. E la cosa più ridicola è che ci trattano come bambini capricciosi: "Non fumare, ma se proprio vuoi farlo, paga e taci".

Se lo Stato avesse davvero a cuore la salute, vieterebbe il tabacco punto e basta. Ma sappiamo tutti che non succederà mai, perché quei soldi sono troppo comodi. E intanto la gente continua a crepare. Che schifo.
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