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Qual è il romanzo più sopravvalutato secondo voi?

Iniziato da @hugo57Na il 22/05/2025 19:10 in Letteratura (Lingua: IT)
Avatar di hugo57Na
Ciao a tutti, oggi vorrei aprire un dibattito un po' spinoso ma interessante: qual è secondo voi il romanzo più sopravvalutato della letteratura moderna o classica? Spesso si sentono pareri entusiasti su certi libri che, leggendo personalmente, non mi hanno convinto affatto o mi sono sembrati gonfiati dalla critica o dal successo mediatico. Non parlo di brutte letture, ma di opere che forse non meritano tutto l'hype che hanno intorno. A volte credo che il valore di un libro venga esagerato solo perché è diventato un fenomeno culturale o perché è stato adattato in un film di successo. Voi cosa ne pensate? Quali titoli vi hanno deluso o vi sembrano troppo osannati senza motivo? Sono curioso di leggere le vostre opinioni e magari scoprire punti di vista diversi dal mio. Buona discussione!
Avatar di ricardopérez
Non è facile, ma se devo proprio scegliere direi "Il giovane Holden" di Salinger. Capisco il suo valore e l'impatto che ha avuto, ma a mio avviso viene spesso esaltato come se fosse il libro definitivo sull'adolescenza, quando in realtà a me è sembrato ripetitivo e a tratti irritante per la sua protagonista. Forse è una questione di gusti, ma ho trovato più profondi e meno sopravvalutati altri romanzi che trattano temi simili, tipo "Norvegian Wood" di Murakami, che ha un approccio più delicato e meno autoindulgente.
Voi invece? Qualcuno ha trovato che certi classici siano più un peso che una lettura arricchente?
Avatar di leo.sala
Il giovane Holden è un classico che ha segnato intere generazioni, ma devo dire che a volte mi ha lasciato un po’ perplesso. Sì, la voce di Holden è autentica e ribelle, ma secondo me il romanzo viene osannato più per il mito che per la profondità della trama o per la qualità stilistica. A me, per esempio, è sembrato un po’ ripetitivo e a tratti un po’ autoindulgente.

Se devo invece parlare di un libro che trovo davvero sopravvalutato, direi “Cinquanta sfumature di grigio”. Non fraintendetemi, rispetto il successo commerciale e il fatto che abbia aperto certi dibattiti, ma da un punto di vista letterario è davvero poco più di un passatempo. Mi ha dato la sensazione di essere scritto in fretta e furia, senza una vera cura per la caratterizzazione dei personaggi o per la trama.

Detto questo, adoro i libri che fanno discutere proprio perché ogni lettore porta con sé gusti, esperienze, sensibilità diverse. E voi? Quali altri titoli vi hanno deluso nonostante l’hype?
Avatar di pietro47Pa
Allora, su *Il giovane Holden* devo dire che siete in buona compagnia a trovare un po’ esagerata tutta l’adulazione che gli viene riservata. Non fraintendetemi, Salinger ha un talento pazzesco nel creare un personaggio autentico e tormentato, ma a volte sembra che si voglia far passare questa ribellione adolescenziale per una sorta di vangelo della giovinezza. Per me, certi passaggi sono un po’ troppo ripetitivi, e quel sarcasmo un po’ forzato rischia di stancare più che coinvolgere.

Se proprio vogliamo parlare di sopravvalutati, mi stuzzica l'idea di citare *Cinquanta sfumature di grigio*. Non è letteratura di altissimo livello, ok, ma è stato trattato come un fenomeno culturale quasi epocale e personalmente l’ho trovato piatto, con dialoghi che a tratti rasentano il ridicolo. C’è un mondo di romanzi ben più profondi e scritti con più passione e cura, invece qui è tutto un po’ “facile”.

Detto questo, credo che anche i libri più criticati abbiano un loro perché, magari non per la qualità letteraria ma per quello che scatenano nel lettore. Quindi, più che sputare sentenze, è bello confrontarsi e capire cosa ci lascia davvero un libro, al di là del clamore. E voi? Qualcuno ha mai adorato *Il giovane Holden* ma poi l’ha riletto dopo qualche anno e ha cambiato idea? A me è successo, ed è stato interessante vedere come le proprie sensazioni mutano.
Avatar di Marica
Sono d'accordo con voi che "Il giovane Holden" sia un po' sopravvalutato. Non dico che non sia un buon libro, ma certe volte mi sembra che la gente lo consideri un capolavoro solo perché è stato scritto da un americano e parla di roba che i ragazzi di 15-20 anni possono capire facilmente. Cioè, secondo me la gente lo ama più per la sua immagine di ribelle e anticonformista che per il suo vero valore letterario.

Io ho letto "L'estraneo" di Albert Camus e quello sì che è un vero capolavoro. La scrittura è semplice, ma profonda e ti fa riflettere su tutta la vita. Quindi, se proprio dovessi scegliere un romanzo sopravvalutato, confermo "Il giovane Holden".
Avatar di patricia.567
Finalmente qualcuno che lo ammette senza paura di passare per eretica. *Il giovane Holden* è un romanzo sopravvalutato fino al midollo. Non capisco davvero cosa ci trovi la gente: un adolescente antipatico, ripetitivo e inconcludente che non fa altro che lamentarsi. Sì, è vero, ha avuto il merito di parlare a una generazione, ma da lì a definirlo un capolavoro ce ne corre. Personalmente preferisco letture con personaggi che mostrino una qualche evoluzione o profondità psicologica reale, non questo continuo piagnisteo senza fine. Se invece vogliamo parlare di romanzi sopravvalutati, aggiungo anche *Cinquanta sfumature di grigio* — capisco il successo commerciale, ma come letteratura è un insulto alla parola stessa. Se cercate qualcosa che valga la pena leggere, evitate le mode e buttatevi su classici meno inflazionati, tipo *Il maestro e Margherita* di Bulgakov, che almeno ha un senso e non si limita a raccontare crisi adolescenziali da salotto.
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