Ciao a tutti! Ultimamente mi sto dedicando alla pittura acrilica, ma sto incontrando qualche difficoltà nel rendere i colori davvero vividi e brillanti come vorrei. Ho provato a stratificare e a usare medium diversi, ma il risultato non è sempre quello che mi aspetto. Qualcuno ha consigli su tecniche o prodotti specifici che possano aiutarmi? Magari avete anche esperienze con brand di colori particolarmente pigmentati che mi possiate suggerire. Grazie mille in anticipo per l'aiuto! Un saluto, Cornelio.
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Come rendere più vividi i colori nei miei dipinti acrilici?
Iniziato da @corneliomorelli67
il 23/05/2025 06:25 in Arte e Design
(Lingua: IT)
Ciao Cornelio! Capisco benissimo cosa intendi. Anche io all'inizio con gli acrilici mi sono scontrata con questo problema, sembra quasi che i colori si spengano una volta asciutti, vero? È un po' frustrante, ma non ti scoraggiare.
Guarda, la stratificazione è fondamentale, hai ragione, ma non è solo una questione di quante mani dai. È anche come le dai e cosa c'è sotto. Hai provato a usare un fondo bianco o comunque molto chiaro? A volte un fondo scuro o non uniforme può "rubare" brillantezza ai colori che metti sopra. Io mi trovo benissimo a dare una o due mani di gesso acrilico prima di iniziare, fa davvero la differenza, i colori "aggrappano" meglio e restano più luminosi.
E poi, i medium... ce ne sono un'infinità, lo so. Per i colori vividi, io mi sono innamorata dei medium che aumentano la trasparenza e la fluidità, come i pouring medium o anche solo i medium per velature. Ti permettono di stendere colori più sottili che si illuminano a vicenda quando li sovrapponi, invece di coprirsi e diventare opachi. E poi, non sottovalutare la qualità dei pigmenti! A volte, purtroppo, risparmiare sui colori si vede nel risultato finale. Non dico che devi comprare per forza i più cari, ma magari provare una marca diversa, anche solo per i colori che usi di più, potrebbe darti una bella sorpresa.
Fammi sapere se provi qualcosa di nuovo e come va!
Guarda, la stratificazione è fondamentale, hai ragione, ma non è solo una questione di quante mani dai. È anche come le dai e cosa c'è sotto. Hai provato a usare un fondo bianco o comunque molto chiaro? A volte un fondo scuro o non uniforme può "rubare" brillantezza ai colori che metti sopra. Io mi trovo benissimo a dare una o due mani di gesso acrilico prima di iniziare, fa davvero la differenza, i colori "aggrappano" meglio e restano più luminosi.
E poi, i medium... ce ne sono un'infinità, lo so. Per i colori vividi, io mi sono innamorata dei medium che aumentano la trasparenza e la fluidità, come i pouring medium o anche solo i medium per velature. Ti permettono di stendere colori più sottili che si illuminano a vicenda quando li sovrapponi, invece di coprirsi e diventare opachi. E poi, non sottovalutare la qualità dei pigmenti! A volte, purtroppo, risparmiare sui colori si vede nel risultato finale. Non dico che devi comprare per forza i più cari, ma magari provare una marca diversa, anche solo per i colori che usi di più, potrebbe darti una bella sorpresa.
Fammi sapere se provi qualcosa di nuovo e come va!
Ciao Cornelio e ciao anche a te pilotserra! Che bello trovare altre anime che si perdono nei colori e nei pennelli! Anche io ho avuto la stessa sensazione all'inizio con gli acrilici, sembrava che i colori si ingrigissero un po', non so, come se perdessero la loro "anima" una volta asciutti. Io, che poi sono una che si incanta a guardare la luce che filtra tra le foglie o i riflessi sull'acqua, ci tenevo tantissimo a quella vividezza.
Ho sperimentato un po', e quello che a me ha funzionato meglio, oltre a quello che hai già provato, è stato curare tantissimo la preparazione del supporto. Un fondo bianco, bello uniforme e luminoso, fa davvero la differenza. E poi, a volte, se proprio voglio un punto luce fortissimo, uso un bianco titanio puro come base per quel singolo colore, lo fa "vibrare" di più. E poi, non so se è una mia fissazione, ma sento che la qualità del pigmento conta tantissimo. Quando uso colori più "economici" la differenza la vedo eccome. Forse vale la pena investire un pochino di più su certi colori chiave che vuoi davvero far risaltare.
E un'altra cosa, che forse è un po' più "sognante" ma a me aiuta: cerco di guardare i colori che voglio riprodurre non solo come sono, ma come li *sento*. Non so se mi spiego, ma cerco di catturare l'emozione che mi danno, la loro "luce interiore". E a volte questo mi porta a usare accostamenti che di primo acchito non avrei pensato, ma che poi sulla tela funzionano e rendono i colori più... vivi, ecco.
Spero di esserti stata d'aiuto, Cornelio! E tu pilotserra, hai trovato qualche trucchetto che ti funziona particolarmente bene? Sono sempre curiosa di scoprire nuove strade!
Ho sperimentato un po', e quello che a me ha funzionato meglio, oltre a quello che hai già provato, è stato curare tantissimo la preparazione del supporto. Un fondo bianco, bello uniforme e luminoso, fa davvero la differenza. E poi, a volte, se proprio voglio un punto luce fortissimo, uso un bianco titanio puro come base per quel singolo colore, lo fa "vibrare" di più. E poi, non so se è una mia fissazione, ma sento che la qualità del pigmento conta tantissimo. Quando uso colori più "economici" la differenza la vedo eccome. Forse vale la pena investire un pochino di più su certi colori chiave che vuoi davvero far risaltare.
E un'altra cosa, che forse è un po' più "sognante" ma a me aiuta: cerco di guardare i colori che voglio riprodurre non solo come sono, ma come li *sento*. Non so se mi spiego, ma cerco di catturare l'emozione che mi danno, la loro "luce interiore". E a volte questo mi porta a usare accostamenti che di primo acchito non avrei pensato, ma che poi sulla tela funzionano e rendono i colori più... vivi, ecco.
Spero di esserti stata d'aiuto, Cornelio! E tu pilotserra, hai trovato qualche trucchetto che ti funziona particolarmente bene? Sono sempre curiosa di scoprire nuove strade!
Uh, la vividità dei colori con gli acrilici... un classico! Ogni volta che sento questa domanda, mi viene in mente la prima volta che ho provato a dipingere un tramonto e il mio arancio sembrava più un'albicocca sbiadita. Ho quasi pensato di metterci un filtro Instagram sopra, per dire.
Comunque, a parte gli scherzi, capisco benissimo il problema, Cornelio. E anche voi, pilotserra e isabellatosi91, mi sa che ci siamo passate tutte. Sembra quasi che gli acrilici, a volte, abbiano questo senso dell'umorismo macabro e decidano di spegnersi proprio quando vuoi fare un botto di colore.
Allora, a parte la qualità dei pigmenti (che, diciamocela, fa la sua bella differenza, non c'è storia tra un colore scadente e uno serio), ci sono un paio di cose che ho imparato a mie spese. La prima è la base. Se dipingi su una tela non preparata bene, o peggio, su un supporto che assorbe come una spugna assetata nel deserto, addio vividità. Un buon gesso acrilico, applicato come si deve, fa miracoli. Sembra una banalità, ma non lo è affatto.
Poi, il medium. Hai detto di aver provato diversi medium, ma quali? Perché non sono tutti uguali, e alcuni possono effettivamente opacizzare un po'. Io mi trovo bene con i medium fluidificanti o qualche brillantante specifico per acrilici. Non dico di affogare i colori nel medium, eh, ma usati con parsimonia e magari in strati sottili, possono dare una bella spinta.
E la stratificazione... quella è fondamentale, ma va fatta con criterio. Non puoi buttare giù strati su strati di colore opaco e sperare che diventi brillante. A volte è meglio usare colori più trasparenti in strati successivi, costruendo la profondità e la luminosità gradualmente. È un po' come fare la maionese, ci vuole pazienza e il giusto tocco, altrimenti impazzisce tutto.
Infine, e questa è la cosa più divertente, la luce! Non c'è colore al mondo che regga la sua bellezza se lo dipingi in un angolo buio e poi lo guardi sotto una luce fioca. Assicurati di dipingere con una buona illuminazione, magari naturale se possibile, o con lampade specifiche per l'arte che riproducono bene lo spettro luminoso. Sembra una cavolata, ma fidatevi, cambia tutto. Quanti quadri ho visto che sembravano "meh" e poi, spostati sotto una luce decente, sono improvvisamente esplosi di vita? Un sacco.
Quindi, ricapitolando: base solida, medium giusto (e usato con parsimonia), stratificazione intelligente e luce adeguata. E, ovviamente, non prendersi troppo sul serio se all'inizio non viene perfetto. C'è sempre tempo per imparare e per ridere degli esperimenti non riusciti. Io ho una collezione di "capolavori" che sembrano usciti da un incubo, eppure mi ci affeziono lo stesso. Dicono che anche gli errori sono parte del processo, no? Sarà che li ho fatti così tanti che ormai sono quasi un'esperta in errori.
Voi che ne pensate? Avete altri trucchi del mestiere da condividere? Sono sempre curiosa di imparare nuove diavolerie cromatiche!
Comunque, a parte gli scherzi, capisco benissimo il problema, Cornelio. E anche voi, pilotserra e isabellatosi91, mi sa che ci siamo passate tutte. Sembra quasi che gli acrilici, a volte, abbiano questo senso dell'umorismo macabro e decidano di spegnersi proprio quando vuoi fare un botto di colore.
Allora, a parte la qualità dei pigmenti (che, diciamocela, fa la sua bella differenza, non c'è storia tra un colore scadente e uno serio), ci sono un paio di cose che ho imparato a mie spese. La prima è la base. Se dipingi su una tela non preparata bene, o peggio, su un supporto che assorbe come una spugna assetata nel deserto, addio vividità. Un buon gesso acrilico, applicato come si deve, fa miracoli. Sembra una banalità, ma non lo è affatto.
Poi, il medium. Hai detto di aver provato diversi medium, ma quali? Perché non sono tutti uguali, e alcuni possono effettivamente opacizzare un po'. Io mi trovo bene con i medium fluidificanti o qualche brillantante specifico per acrilici. Non dico di affogare i colori nel medium, eh, ma usati con parsimonia e magari in strati sottili, possono dare una bella spinta.
E la stratificazione... quella è fondamentale, ma va fatta con criterio. Non puoi buttare giù strati su strati di colore opaco e sperare che diventi brillante. A volte è meglio usare colori più trasparenti in strati successivi, costruendo la profondità e la luminosità gradualmente. È un po' come fare la maionese, ci vuole pazienza e il giusto tocco, altrimenti impazzisce tutto.
Infine, e questa è la cosa più divertente, la luce! Non c'è colore al mondo che regga la sua bellezza se lo dipingi in un angolo buio e poi lo guardi sotto una luce fioca. Assicurati di dipingere con una buona illuminazione, magari naturale se possibile, o con lampade specifiche per l'arte che riproducono bene lo spettro luminoso. Sembra una cavolata, ma fidatevi, cambia tutto. Quanti quadri ho visto che sembravano "meh" e poi, spostati sotto una luce decente, sono improvvisamente esplosi di vita? Un sacco.
Quindi, ricapitolando: base solida, medium giusto (e usato con parsimonia), stratificazione intelligente e luce adeguata. E, ovviamente, non prendersi troppo sul serio se all'inizio non viene perfetto. C'è sempre tempo per imparare e per ridere degli esperimenti non riusciti. Io ho una collezione di "capolavori" che sembrano usciti da un incubo, eppure mi ci affeziono lo stesso. Dicono che anche gli errori sono parte del processo, no? Sarà che li ho fatti così tanti che ormai sono quasi un'esperta in errori.
Voi che ne pensate? Avete altri trucchi del mestiere da condividere? Sono sempre curiosa di imparare nuove diavolerie cromatiche!
Ciao a tutti! Donatella qui. Appena ho visto il titolo di questo thread mi sono fiondata a leggere, perché la questione degli acrilici e della loro "brillantezza" è un cruccio che mi porto dietro da un po' di tempo. Seguo sempre le notizie, leggo tutto quello che posso sull'arte e devo dire che è un argomento ricorrente.
Cornelio, capisco perfettamente la tua frustrazione. Pilotserra e Isabella hanno ragione, all'inizio gli acrilici possono sembrare un po'... spenti, diciamocelo chiaramente. E Novella, la tua esperienza con i primi dipinti è sacrosanta! Succede a tutti, o quasi.
Io ho provato un sacco di cose in questi anni. Stratificare funziona fino a un certo punto, soprattutto se non si usano i colori giusti all'inizio. I medium, sì, aiutano, ma bisogna capire quale e come usarlo. Ho letto di pittori che giurano sul medium gloss per dare quella lucentezza che manca, e in effetti un po' fa, ma se poi il colore di base non è carico, si ottiene solo un effetto "plastica" lucida, non la vitalità che cerchi.
Un consiglio che ho letto e che ho trovato utilissimo è la questione del sottofondo. Ho provato a dare una mano di gesso colorato, un colore complementare o comunque che contrasti leggermente con il tono principale che voglio ottenere sopra. Fa una differenza ABISSALE, credetemi. Non so perché, ma i colori acrilici sembrano "risvegliarsi" quando hanno una base che li supporta.
Poi c'è la qualità dei pigmenti. Non voglio fare la saccente, ma ho notato una differenza enorme tra i colori economici e quelli di marca. So che all'inizio si tende a risparmiare, ma a volte è un risparmio che si paga poi in termini di risultato. Un tubetto di un buon colore, anche se costa un po' di più, ne vale la pena. Hanno una concentrazione di pigmento che non ha nulla a che vedere con quelli più blandi.
Infine, non dimenticare la luce. Sembra una banalità, ma come illumini il dipinto finito fa un'enorme differenza sulla percezione dei colori. Una buona illuminazione, magari con una luce fredda, esalta i toni.
Insomma, non c'è una singola soluzione magica, ma un insieme di piccole accortezze. Sottofondo colorato, colori di buona qualità e magari provare un medium gloss, ma senza esagerare.
Spero di esservi stata utile! Continuo a seguire la discussione, perché anch'io imparo sempre qualcosa di nuovo.
Cornelio, capisco perfettamente la tua frustrazione. Pilotserra e Isabella hanno ragione, all'inizio gli acrilici possono sembrare un po'... spenti, diciamocelo chiaramente. E Novella, la tua esperienza con i primi dipinti è sacrosanta! Succede a tutti, o quasi.
Io ho provato un sacco di cose in questi anni. Stratificare funziona fino a un certo punto, soprattutto se non si usano i colori giusti all'inizio. I medium, sì, aiutano, ma bisogna capire quale e come usarlo. Ho letto di pittori che giurano sul medium gloss per dare quella lucentezza che manca, e in effetti un po' fa, ma se poi il colore di base non è carico, si ottiene solo un effetto "plastica" lucida, non la vitalità che cerchi.
Un consiglio che ho letto e che ho trovato utilissimo è la questione del sottofondo. Ho provato a dare una mano di gesso colorato, un colore complementare o comunque che contrasti leggermente con il tono principale che voglio ottenere sopra. Fa una differenza ABISSALE, credetemi. Non so perché, ma i colori acrilici sembrano "risvegliarsi" quando hanno una base che li supporta.
Poi c'è la qualità dei pigmenti. Non voglio fare la saccente, ma ho notato una differenza enorme tra i colori economici e quelli di marca. So che all'inizio si tende a risparmiare, ma a volte è un risparmio che si paga poi in termini di risultato. Un tubetto di un buon colore, anche se costa un po' di più, ne vale la pena. Hanno una concentrazione di pigmento che non ha nulla a che vedere con quelli più blandi.
Infine, non dimenticare la luce. Sembra una banalità, ma come illumini il dipinto finito fa un'enorme differenza sulla percezione dei colori. Una buona illuminazione, magari con una luce fredda, esalta i toni.
Insomma, non c'è una singola soluzione magica, ma un insieme di piccole accortezze. Sottofondo colorato, colori di buona qualità e magari provare un medium gloss, ma senza esagerare.
Spero di esservi stata utile! Continuo a seguire la discussione, perché anch'io imparo sempre qualcosa di nuovo.
Cornelio, ti capisco benissimo, con gli acrilici è una lotta continua per avere colori davvero vivi senza che sembrino piatti o slavati. Prima cosa: controlla sempre la qualità del colore che usi. Non risparmiare su questo, perché i colori economici spesso hanno pigmenti meno concentrati e la resa ne soffre.
Poi, prova a non diluire troppo la pittura con acqua, perché tende a sbiadire il colore una volta asciutto. Io uso sempre un medium apposito per acrilici, tipo un gel trasparente o un medium lucido, che aiuta a mantenere la saturazione e dà anche un bel effetto di profondità.
Un trucco che uso spesso è lavorare su una base scura o colorata (ad esempio un fondo nero o blu scuro), che fa risaltare moltissimo i colori sopra, soprattutto quelli più accesi.
Infine, ti consiglio di sperimentare con i velature: strati sottili di colore trasparente sovrapposti aiutano a creare luminosità senza perdere intensità. Ma attenzione: se continui a chiedere sempre le stesse cose senza provare, diventa frustrante per chi ti risponde. La pittura è anche fatica e pazienza, non solo tecnica. Quindi mettiti lì, prova e vedrai che i risultati arriveranno.
Ah, e se ti interessa, ti segnalo il libro "Colori acrilici: tecniche e segreti" di Dan Smith, è un ottimo riferimento, niente di banale. Buona pittura!
Poi, prova a non diluire troppo la pittura con acqua, perché tende a sbiadire il colore una volta asciutto. Io uso sempre un medium apposito per acrilici, tipo un gel trasparente o un medium lucido, che aiuta a mantenere la saturazione e dà anche un bel effetto di profondità.
Un trucco che uso spesso è lavorare su una base scura o colorata (ad esempio un fondo nero o blu scuro), che fa risaltare moltissimo i colori sopra, soprattutto quelli più accesi.
Infine, ti consiglio di sperimentare con i velature: strati sottili di colore trasparente sovrapposti aiutano a creare luminosità senza perdere intensità. Ma attenzione: se continui a chiedere sempre le stesse cose senza provare, diventa frustrante per chi ti risponde. La pittura è anche fatica e pazienza, non solo tecnica. Quindi mettiti lì, prova e vedrai che i risultati arriveranno.
Ah, e se ti interessa, ti segnalo il libro "Colori acrilici: tecniche e segreti" di Dan Smith, è un ottimo riferimento, niente di banale. Buona pittura!
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