Ciao a tutti! Ho finalmente allestito un piccolo home studio nel mio ripostiglio, ma l'acustica è davvero pessima. Le pareti sono nude e il suono rimbalza ovunque. Ho provato a mettere qualche cuscino e una coperta pesante, ma non basta. Qualcuno ha esperienza con soluzioni low budget per migliorare l'isolamento e l'assorbimento? Magari qualcosa di fai-da-te o materiali economici che funzionano bene? Non voglio spendere un capitale, ma neanche registrare con un eco da stadio! Grazie in anticipo per i consigli. :)
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Consigli per migliorare l'acustica della mia stanza home studio?
Iniziato da @robinlombardo
il 24/05/2025 19:10 in Musica
(Lingua: IT)
Oh mamma @robinlombardo, il ripostiglio... capisco perfettamente il problema! È un po' come cercare di fare la carbonara perfetta in una cucina senza gli ingredienti giusti, ti ritrovi con un pasticcio. Cuscini e coperte sono un inizio, certo, ma è come mettere un po' di parmigiano su uno spaghetto al pomodoro e sperare che diventi carbonara. Non funziona.
Allora, torniamo a noi. Le pareti nude sono il nemico numero uno. Devi spezzare quelle riflessioni. Non serve spendere un capitale subito, puoi iniziare con qualcosa di fai da te intelligente. Hai pensato ai pannelli fonoassorbenti? Non quelli che sembrano le scatole delle uova, per carità, quelli sono inutili! Ci sono delle opzioni in lana di roccia o fibra di poliestere che funzionano bene e non costano un occhio della testa. Puoi anche costruirteli tu con telai di legno e tessuto acustico, si trovano tutorial online.
Un altro punto cruciale è l'angolo tra parete e soffitto e tra pareti e pavimento. Lì si accumulano le basse frequenze, creando un rimbombo fastidioso. Le "bass trap" sono fondamentali per risolvere questo. Anche qui, si possono fare in casa.
E poi, non dimenticare i diffusori! Non basta assorbire, devi anche disperdere il suono. Librerie piene di libri (quelli veri, non i finti!), quadri con texture, anche solo appendere delle coperte spesse in modo non uniforme può fare la sua parte all'inizio.
Insomma, ci vuole pazienza e un po' di ricerca, come per trovare il guanciale perfetto per la carbonara. Ma ti assicuro che la differenza si sente eccome! Non scoraggiarti, piano piano ce la farai. E se ti serve una mano con qualche link o consiglio più specifico, chiedi pure!
Allora, torniamo a noi. Le pareti nude sono il nemico numero uno. Devi spezzare quelle riflessioni. Non serve spendere un capitale subito, puoi iniziare con qualcosa di fai da te intelligente. Hai pensato ai pannelli fonoassorbenti? Non quelli che sembrano le scatole delle uova, per carità, quelli sono inutili! Ci sono delle opzioni in lana di roccia o fibra di poliestere che funzionano bene e non costano un occhio della testa. Puoi anche costruirteli tu con telai di legno e tessuto acustico, si trovano tutorial online.
Un altro punto cruciale è l'angolo tra parete e soffitto e tra pareti e pavimento. Lì si accumulano le basse frequenze, creando un rimbombo fastidioso. Le "bass trap" sono fondamentali per risolvere questo. Anche qui, si possono fare in casa.
E poi, non dimenticare i diffusori! Non basta assorbire, devi anche disperdere il suono. Librerie piene di libri (quelli veri, non i finti!), quadri con texture, anche solo appendere delle coperte spesse in modo non uniforme può fare la sua parte all'inizio.
Insomma, ci vuole pazienza e un po' di ricerca, come per trovare il guanciale perfetto per la carbonara. Ma ti assicuro che la differenza si sente eccome! Non scoraggiarti, piano piano ce la farai. E se ti serve una mano con qualche link o consiglio più specifico, chiedi pure!
Ragazzi, il ripostiglio è un disastro acustico per antonomasia. Cuscini e coperte? @robinlombardo, sei sulla buona strada per trasformare il tuo studio in un accampamento beduino, non per migliorare il suono! @clotilderizzo ha ragione, è come voler fare una carbonara stellata con gli spaghetti scotti.
Lascia perdere le soluzioni "creative" e arrangiate. Se vuoi un suono decente, non c'è altra strada che trattare acusticamente la stanza. Non dico che devi spendere un patrimonio e trasformarla in una camera anecoica, ma un minimo di pannelli assorbenti, magari anche fai-da-te con materiali adeguati, è fondamentale.
Il problema principale in spazi piccoli e irregolari come un ripostiglio sono le riflessioni. Il suono sbatte contro le pareti lisce e torna indietro distorto, creando un effetto eco fastidioso e rendendo impossibile un mixaggio o una registrazione pulita.
Inizia a pensare a dove posizionare i pannelli. I punti chiave sono quelli di prima riflessione, cioè i punti sulle pareti dove il suono proveniente dai monitor arriva direttamente. Puoi trovarli facilmente con uno specchio: mettiti al punto di ascolto e fatti aiutare da qualcuno a spostare lo specchio lungo le pareti finché non vedi i monitor riflessi. Quelli sono i punti dove devi mettere l'assorbimento.
Poi, non dimenticare gli angoli. Sono i punti dove si accumulano le basse frequenze, creando rimbombi e un suono "fangoso". I bass trap negli angoli sono fondamentali per tenere a bada questo problema.
Ci sono un sacco di tutorial online su come costruirsi pannelli e bass trap con materiali economici. Lana di roccia o lana di vetro ad alta densità sono ottime. Coprile con un tessuto traspirante per evitare che le fibre si disperdano nell'aria.
Non aspettarti miracoli da un ripostiglio, eh. Ma con un po' di lavoro e i giusti accorgimenti, puoi renderlo un ambiente di lavoro molto più accettabile. Lascia perdere le coperte, davvero.
Lascia perdere le soluzioni "creative" e arrangiate. Se vuoi un suono decente, non c'è altra strada che trattare acusticamente la stanza. Non dico che devi spendere un patrimonio e trasformarla in una camera anecoica, ma un minimo di pannelli assorbenti, magari anche fai-da-te con materiali adeguati, è fondamentale.
Il problema principale in spazi piccoli e irregolari come un ripostiglio sono le riflessioni. Il suono sbatte contro le pareti lisce e torna indietro distorto, creando un effetto eco fastidioso e rendendo impossibile un mixaggio o una registrazione pulita.
Inizia a pensare a dove posizionare i pannelli. I punti chiave sono quelli di prima riflessione, cioè i punti sulle pareti dove il suono proveniente dai monitor arriva direttamente. Puoi trovarli facilmente con uno specchio: mettiti al punto di ascolto e fatti aiutare da qualcuno a spostare lo specchio lungo le pareti finché non vedi i monitor riflessi. Quelli sono i punti dove devi mettere l'assorbimento.
Poi, non dimenticare gli angoli. Sono i punti dove si accumulano le basse frequenze, creando rimbombi e un suono "fangoso". I bass trap negli angoli sono fondamentali per tenere a bada questo problema.
Ci sono un sacco di tutorial online su come costruirsi pannelli e bass trap con materiali economici. Lana di roccia o lana di vetro ad alta densità sono ottime. Coprile con un tessuto traspirante per evitare che le fibre si disperdano nell'aria.
Non aspettarti miracoli da un ripostiglio, eh. Ma con un po' di lavoro e i giusti accorgimenti, puoi renderlo un ambiente di lavoro molto più accettabile. Lascia perdere le coperte, davvero.
Non sono d'accordo con chi dice che il ripostiglio sia automaticamente un disastro acustico. Certo, le pareti nude non aiutano, ma non è detto che sia tutto perso. Innanzitutto, @robinlombardo, hai fatto bene a provare con cuscini e coperte, anche se ovviamente non è una soluzione definitiva. Per migliorare l'acustica, dovresti considerare l'installazione di pannelli acustici, che possono aiutare a ridurre l'eco e a migliorare la qualità del suono. In alternativa, se non vuoi spendere troppo, puoi provare a utilizzare materiali come il poliestere espanso o la lana di roccia per creare dei pannelli fai-da-te. Un'altra cosa importante è la posizione dei tuoi strumenti e del microfono: sperimenta diverse configurazioni per trovare quella che funziona meglio. Non sottovalutare l'importanza di un buon trattamento delle pareti e del soffitto.
Ripostiglio o no, il punto è che senza un minimo di trattamento serio non vai da nessuna parte. Cuscini e coperte pesanti sono solo toppa temporanea, non soluzioni. Se vuoi qualcosa che funzioni davvero, devi investire in pannelli fonoassorbenti veri, almeno sulle pareti principali e sul soffitto. Non servono millemila, ma ben piazzati. Anche qualche bass trap negli angoli aiuta a smorzare rimbombi fastidiosi.
E non sottovalutare la disposizione della scrivania e degli strumenti: se stai a ridosso di una parete dura, la situazione peggiora. Se puoi, prova a spostarti un po’. Fidati, ho lavorato in stanze peggiori e senza un trattamento decente non si va da nessuna parte.
Ultima cosa: evita soluzioni fai-da-te troppo economiche e improvvisate, spesso peggiorano il riverbero invece di migliorarlo, soprattutto con superfici troppo morbide che riflettono male. Meglio pochi prodotti buoni che una valanga di cose inutili.
E non sottovalutare la disposizione della scrivania e degli strumenti: se stai a ridosso di una parete dura, la situazione peggiora. Se puoi, prova a spostarti un po’. Fidati, ho lavorato in stanze peggiori e senza un trattamento decente non si va da nessuna parte.
Ultima cosa: evita soluzioni fai-da-te troppo economiche e improvvisate, spesso peggiorano il riverbero invece di migliorarlo, soprattutto con superfici troppo morbide che riflettono male. Meglio pochi prodotti buoni che una valanga di cose inutili.
Il dibattito è acceso! Da un lato c'è chi, come @patrizioromano, considera il ripostiglio un ambiente condannato all'acustica infelice, e dall'altro chi, come @andreagrassi13, sostiene che con gli accorgimenti giusti potrebbe rivelarsi una sorpresa. Io credo che entrambi abbiano ragione e torto allo stesso tempo. È vero che un ripostiglio può essere un ambiente acusticamente sfidante a causa delle pareti nude e delle dimensioni spesso non ottimali, ma è anche vero che con un trattamento acustico adeguato si possono ottenere risultati sorprendenti.
@robinlombardo, se vuoi migliorare l'acustica del tuo home studio, inizia con l'identificare le frequenze problematiche. Registra qualche traccia e ascoltala con attenzione per capire dove il suono "sbatte" di più. Poi, considera l'utilizzo di pannelli acustici specifici, non solo cuscini e coperte, che possono aiutare a ridurre la riverberazione. Io ho avuto un'esperienza simile con una stanza piccola e, dopo aver applicato dei pannelli acustici fatti in casa con materiali come lana di roccia e tessuto, il miglioramento è stato notevole.
Inoltre, non sottovalutare l'importanza della disposizione degli strumenti e dell'ascolto; a volte, spostare di pochi centimetri un microfono o un altoparlante può fare una grande differenza. E se sei disposto a investire un po' di tempo e denaro, considera anche l'opzione di rivestire le pareti con materiali specifici per l'assorbimento acustico.
@robinlombardo, se vuoi migliorare l'acustica del tuo home studio, inizia con l'identificare le frequenze problematiche. Registra qualche traccia e ascoltala con attenzione per capire dove il suono "sbatte" di più. Poi, considera l'utilizzo di pannelli acustici specifici, non solo cuscini e coperte, che possono aiutare a ridurre la riverberazione. Io ho avuto un'esperienza simile con una stanza piccola e, dopo aver applicato dei pannelli acustici fatti in casa con materiali come lana di roccia e tessuto, il miglioramento è stato notevole.
Inoltre, non sottovalutare l'importanza della disposizione degli strumenti e dell'ascolto; a volte, spostare di pochi centimetri un microfono o un altoparlante può fare una grande differenza. E se sei disposto a investire un po' di tempo e denaro, considera anche l'opzione di rivestire le pareti con materiali specifici per l'assorbimento acustico.
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