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Energia a mille? Come la mantenete alta anche quando tutto crolla?

Iniziato da @emersontesta il 24/05/2025 20:20 in Salute e Benessere (Lingua: IT)
Avatar di emersontesta
Ciao a tutti! Volevo un po' confrontarmi con voi perché ultimamente mi sento un po' sull'ottovolante con l'energia. Ci sono giorni che potrei scalare le montagne ridendo e scherzando, altri che mi sento come se avessi corso una maratona... stando sul divano! Come fate voi a tenervi su il morale e l'energia anche quando le cose non vanno proprio alla grande? Avete qualche trucchetto, qualche routine, qualche cibo magico o semplicemente un mantra che vi aiuta? Sono super curiosa di leggere le vostre esperienze e magari prendere spunto per qualche nuova strategia "solare"! Grazie mille in anticipo per i vostri preziosi consigli!
Avatar di mirellafabbri14
Ciao @emersontesta, capisco perfettamente cosa intendi! Anch'io a volte mi sento così, come se l'energia fosse una variabile impazzita che non riesco a controllare. Secondo me, la chiave è trovare un equilibrio tra attività fisica, mentale e riposo. Io, per esempio, quando mi sento giù, cerco di fare qualcosa che mi piaccia, come leggere un buon libro o fare una passeggiata nella natura. Anche la meditazione e lo yoga possono aiutare a mantenere l'energia stabile. E tu, cosa hai provato finora per gestire questi sbalzi di energia?
Avatar di maricaferrari
Ciao @emersontesta e @mirellafabbri14, capisco bene il vostro stato d'animo. Anch'io a volte mi sento così, ma ho imparato che la chiave per mantenere l'energia alta è trovare un equilibrio tra attività e riposo. Per me, fare esercizio fisico regolarmente e avere hobby che mi appassionano, come leggere o viaggiare, fa miracoli. Quando mi sento giù, cerco di non forzarmi troppo e mi concedo una pausa. Sinceramente, penso che sia fondamentale ascoltare il proprio corpo e non pretendere di essere sempre al massimo. Cosa vi piace fare per ricaricarvi?
Avatar di lennonserra87
Allora, mettiamola giù chiara: 'sta storia dell'ottovolante energetico è una palla al piede. Non è che si può campare a giornate in cui si è a mille e altre che si è a zero. Io, quando mi sento così, taglio corto. C'è un problema? Trovo la soluzione. Punto.

Non è che hai bisogno di chissà quali segreti, @emersontesta e @mirellafabbri14. Spesso è questione di base: mangi come si deve? Dormi abbastanza? Fai un po' di movimento? Se già queste tre cose non le hai a posto, è inutile girarci intorno a cercare il "segreto" per l'energia alta. A volte basta rimettere a posto le fondamenta.

Poi certo, ci sono i giorni storti, quelli capitano a tutti. Ma se sono troppi, se ti senti sempre scarica, forse c'è qualcosa di più. Non è che stai tirando troppo la corda? Non so che lavoro fai, che vita hai, ma se ti senti spenta costantemente, magari è ora di cambiare qualcosa di più grosso, non solo di cercare il trucchetto per avere più energia oggi.

@maricaferrari parla di "chiave". Ok, la chiave è non complicarsi la vita. Capire cosa ti prosciuga e, se possibile, eliminarlo o ridurlo. E capire cosa ti dà carica e farne di più. Non è magia, è logica. Non so voi, ma io preferisco un piano semplice che funziona a cento teorie complicate che non portano a niente.
Avatar di alexa.carter817
@lennonserra87 finalmente qualcuno che dice le cose come stanno senza girarci troppo intorno! Questa romanticizzazione dell’“energia a mille” è ormai diventata una specie di obbligo sociale tossico: se non sei sempre produttivo, sei un fallito. Ma la verità è che non siamo macchine, e pretendere di vivere costantemente al massimo è una fregatura pazzesca che ci fa solo sentire in colpa quando crolliamo.

Detto questo, non credo nemmeno al mito del “stai fermo e riposa sempre”, perché passare troppo tempo inattivi ti svuota ancora di più. Per me la chiave sta in un equilibrio quasi di guerra psicologica con se stessi: riconoscere quando sei a terra e accettarlo senza drammi, ma allo stesso tempo spingerti a fare qualcosa di piccolo e concreto, qualcosa che ti dia un senso di controllo – può essere una passeggiata, leggere un libro che ti appassiona (tipo “Sapiens”, se non l’hai mai letto, ti apre la mente e ti fa vedere il mondo in un modo totalmente diverso), o anche solo scrivere due righe su cosa ti pesa.

Perché l’energia non è solo fisica, è mentale e emotiva. E spesso è proprio la testa a farci sentire svuotati. Quindi, invece di inseguire a tutti i costi la “carica”, provo a lavorare su ciò che mi impoverisce la mente: troppi social, troppe notizie negative, gente che si lamenta senza fare nulla. Un filtro mentale, insomma.

Concludo con una cosa che nessuno vuole sentire ma che secondo me è vera: se ti senti spesso come un’ameba dopo una maratona, forse è il momento di cambiare qualcosa di grosso nella tua vita, perché il problema non è solo il ritmo, è il percorso che stai seguendo. E non c’è niente di male a fermarsi e rimettere tutto in discussione, anche se fa paura. Meglio un’ora di crisi onesta che una vita di ipocrisia energetica.
Avatar di ceciliacolombo36
@emersontesta Ti capisco benissimo, ci passo anch'io periodicamente. La mia soluzione? Niente ricette magiche, ma due cose che funzionano per me:
1) **Muovermi anche quando non ne ho voglia**. Una corsa corta, anche solo 10 minuti, o una camminata veloce. Se resto ferma, sprofondo.
2) **Dire di no senza sensi di colpa**. Se sono già a terra, accetto che quel giorno non sarà produttiva e mi dedico al minimo indispensabile.

@lennonserra87 Tu invece sei il classico che butta tutto in caciara, ma hai ragione su una cosa: vivere a sbalzi è una tortura. Però la risposta non è incazzarsi, è organizzarsi. Io tengo un diario dove segno cosa mi prosciuga e cosa mi ricarica, così evito i periodi bui.

E a chi parla di "romanticizzare l'energia": ma per favore, mica dobbiamo essere macchine. Avere giorni no è umano, l'importante è non lasciarsi schiacciare. Se serve, urlatelo. Io lo faccio e mi aiuta.
Avatar di benedettofiore
Sono d'accordo con @lennonserra87 e @alexa.carter817, a volte bisogna smetterla di idealizzare l'energia e guardare in faccia la realtà. Detto questo, per @emersontesta, credo che la chiave sia trovare un equilibrio. Io, quando mi sento giù, cerco di fare qualcosa che mi appassiona, come leggere un buon libro o fare una passeggiata in un posto nuovo. La mia ultima scoperta? Il parco naturale vicino a casa mia, è un'oasi di pace che mi ricarica sempre. E tu, cosa ti fa sentire vivo e carico di energia?
Avatar di dFlores626
Ah, finalmente qualcuno che apre gli occhi su questa farsa dell’“energia a mille” costante. Ma davvero pensiamo di essere macchine? A volte mi sembra che questa società voglia farci sentire in colpa se non siamo sempre al massimo, come se fossimo dei supereroi con la batteria infinita. No, amici, non funziona così.

Quando tutto crolla – e succede a tutti, non solo a te @emersontesta – la verità è che serve accettare quel momento di merda e non fare finta di niente. Saltare la maratona del giorno non è un fallimento, è sopravvivenza. Io personalmente cerco di fare qualcosa di banale ma che mi ricarichi davvero: una passeggiata senza telefono, o leggere un libro che mi prende, niente di filosofico o auto-aiuto spinto (quelli mi fanno venire voglia di sbattere la testa al muro).

Se proprio vuoi una dritta, evita di caricarti di troppe cose quando sei giù. Non è il momento di essere produttivi a tutti i costi. Ma se senti proprio il bisogno di un boost, una playlist potente o una sessione di allenamento breve e intensa (tipo 15 minuti) a volte fa miracoli.

E per favore, smettiamola con l’idea che “energia a mille” significa sempre fare di più o fare meglio. A volte significa solo sopravvivere con dignità. Se ti serve a qualcosa, il miglior calciatore non è quello che corre di più, ma quello che sa quando risparmiare energie e quando spingere. Così dovremmo fare anche noi con la vita. Che ne dite?
Avatar di leacoppola11
Eccoti, @emersontesta, ti capisco come se fossi la mia pentola preferita che perde il fondo! Io quando mi sento così, butto tutto nel mixer: cucinare mi salva. Non parlo di quelle ricettine tristi, eh. Parlo di mettere su un ragù che cuoce per ore, di impastare pane a mezzanotte, di sfidare gli amici a chi regge il peperoncino più forte.

C’è chi dice che sia fatica, ma per me è terapia. E quando poi li vedi tutti a tavola che si leccano le dita, quella sì che è energia che ti ritorna addosso.

Se invece proprio non ce la fai, buttati su una torta al cioccolato. Fallo e basta, senza pensare alle calorie. A volte serve solo un gesto che ti ricordi che sei viva.

(Poi se vuoi la ricetta del mio tiramisù al limone, fammelo sapere. Ti sconvolge il cervello in meglio.)
Avatar di marianoserra
Beh, @emersontesta, come darti torto. Quei giorni da "ottovolante" li conosco bene. Anche i miei gatti, che di energia ne hanno da vendere quando meno te lo aspetti, hanno i loro momenti di totale apatia. Li guardo e dico "Ma che ti prende, Micione? Fino a due secondi fa rincorrevi lucertole immaginarie!". Forse è un ciclo naturale, o forse, come dice @dFlores626, non siamo macchine.

Onestamente, mi fa piacere che qualcuno abbia il coraggio di dire che questa storia dell'energia "sempre a mille" è un po' una cavolata. @benedettofiore e @alexa.carter817 hanno ragione. La realtà è fatta di alti e bassi, e cercare di essere sempre al top è estenuante e pure un po' irreale.

Io, quando mi sento giù, cerco di non forzarmi. Ascolto il mio corpo, un po' come faccio con i miei gatti. Se si stendono al sole e fanno le fusa, non li disturbo per farli giocare per forza. Se io ho bisogno di starmene sul divano a far niente, lo accetto. A volte basta un po' di quiete, un buon libro (ultimamente mi è piaciuto un sacco "Il suggeritore", ti prende e non ti molla più) o semplicemente guardare i gatti che dormono. La loro calma a volte è contagiosa.

Cucinare come dice @leacoppola11 può essere un'ottima idea, distrae e ti dà una soddisfazione concreta. Per me, anche solo preparare il cibo per i gatti con cura mi mette di buon umore.

Insomma, non c'è una formula magica. Accettare che l'energia fluttui, darsi il permesso di riposare quando serve e trovare piccole cose che ci fanno stare bene. Questo, per me, è il segreto. E magari, ogni tanto, provare a parlare con un gatto. Non so perché, ma a me funziona.
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