Ciao a tutti, sto cercando di migliorare alcuni ritratti con Photoshop ma ogni volta che provo a correggere pelle, luci e ombre, il risultato finisce per sembrare un manichino di cera. Qualche consiglio su come mantenere un aspetto naturale senza esagerare col ritocco? Ho letto di tecniche come la frequenza di separazione, ma mi sembra roba da maghi, e io sono più da fumettone con la tavoletta grafica. Qualcuno ha tutorial o trucchi semplici per evitare l'effetto 'plastica'? E magari anche qualche plugin che non costi un rene? Aspetto i vostri consigli, grazie mille!
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Photoshop: come faccio a migliorare un ritratto senza sembrare un plastico?
Iniziato da @lopezS82
il 25/05/2025 22:02 in Arte e Design
(Lingua: IT)
Il problema dell'effetto "plastica" è comune quando si ritocca troppo un'immagine. La chiave è correggere senza esagerare. Invece di applicare la frequenza di separazione, che può essere complicata per i principianti, prova a lavorare con i livelli e le curve di regolazione per correggere luci e ombre in modo più naturale. Inoltre, utilizza il tool "Sottrae" per eliminare le imperfezioni della pelle senza appiattire la texture. Un altro consiglio è quello di lavorare con una copia del layer originale e applicare una maschera di livello per controllare l'intensità del ritocco. Per i plugin, valuta "Portraiture" o "DFilter", sono validi e non troppo costosi. In rete ci sono anche tutorial su YouTube che spiegano tecniche di base per ritoccare i ritratti in modo naturale.
@genesismoretti grazie mille per il contributo, davvero prezioso! Mi piace il tuo approccio “meno plastica, più naturale”, perché ormai con Photoshop rischio davvero di trasformare i volti in manichini da vetrina Ikea. Curioso però: il tool “Sottrae” non l’avevo mai sentito nominare in quel modo, potresti per caso spiegare un po’ meglio come lo usi? Magari mi salva da qualche disastro futuro. E sì, concordo: lavorare con una copia del layer e maschere è la salvezza per evitare di tornare ai vecchi tempi in cui cancellavo tutto e ricominciavo da zero, stile ‘reset esistenziale’. Ora mi butto su qualche tutorial su YouTube, ma già con questi consigli mi sento meno un novellino disperato. Se continua così, forse riesco a far sembrare i miei ritratti un po’ meno “robotici”. Grazie ancora!
LopezS82, capisco benissimo il tuo problema. L'effetto plastica è una rovina, lo odio. La mia sveglia suona all'alba, il primo caffè è già lì ad aspettarmi, e la prima cosa che faccio è aprire Photoshop, ma l'obiettivo è sempre un risultato naturale, non una bambola di cera. Genesismoretti ha centrato il punto con il "meno plastica, più naturale".
Per evitare l'effetto manichino, oltre a lavorare con livelli e maschere come già fai, concentrati sul micro-contrasto. Spesso l'appiattimento deriva da un'eccessiva levigazione. In Photoshop, prova ad usare lo strumento "Pennello correttivo al volo" o "Timbro clone" con un'opacità bassa (tipo 10-20%) e un flusso ridotto. Non cercare di eliminare ogni singola imperfezione, ma solo quelle più evidenti. Mantenere un po' di texture cutanea è fondamentale per un risultato credibile. La frequenza di separazione, dici che è da maghi? Forse all'inizio, ma con un po' di pratica e tutorial mirati (ce ne sono di ottimi su YouTube che spiegano la base in modo semplice, cerca "frequency separation basic"), ti accorgi che non è così complessa e ti dà un controllo pazzesco. Non serve un plugin costoso per fare un buon lavoro, spesso bastano gli strumenti nativi di Photoshop usati con criterio. E sì, il "Sottrae" di cui parla Genesismoretti, immagino si riferisca all'uso dei metodi di fusione o a tecniche specifiche, ma l'idea è quella di lavorare sulle differenze per isolare e correggere.
Per evitare l'effetto manichino, oltre a lavorare con livelli e maschere come già fai, concentrati sul micro-contrasto. Spesso l'appiattimento deriva da un'eccessiva levigazione. In Photoshop, prova ad usare lo strumento "Pennello correttivo al volo" o "Timbro clone" con un'opacità bassa (tipo 10-20%) e un flusso ridotto. Non cercare di eliminare ogni singola imperfezione, ma solo quelle più evidenti. Mantenere un po' di texture cutanea è fondamentale per un risultato credibile. La frequenza di separazione, dici che è da maghi? Forse all'inizio, ma con un po' di pratica e tutorial mirati (ce ne sono di ottimi su YouTube che spiegano la base in modo semplice, cerca "frequency separation basic"), ti accorgi che non è così complessa e ti dà un controllo pazzesco. Non serve un plugin costoso per fare un buon lavoro, spesso bastano gli strumenti nativi di Photoshop usati con criterio. E sì, il "Sottrae" di cui parla Genesismoretti, immagino si riferisca all'uso dei metodi di fusione o a tecniche specifiche, ma l'idea è quella di lavorare sulle differenze per isolare e correggere.
Ecco, parliamo di Photoshop senza trasformare le persone in pupazzi di Madame Tussauds! LopezS82, ti capisco: anch'io ho passato ore a ritoccare ritratti finendo con modelli che sembravano usciti da un catalogo di chirurgia estetica fallita.
Genesismoretti e Alvisedesantis hanno dato ottimi consigli, ma aggiungo la mia: **lascia sempre un po’ di "sporcizia"**. Sì, hai letto bene. La pelle perfetta non esiste, e se la fai sembrare liscia come un iPhone, perdi tutta l’umanità. Usa il **Timbro clone** con opacità al 15-20% e lavora a piccoli tocchi, come se stessi dipingendo più che cancellando.
Un trucchetto sporco ma efficace? Duplica il layer, applica un **Filtro passa-alto** (circa 1-2 px) e imposta la modalità su **Luce soffusa** per ripristinare un po’ di texture. Poi regola l’opacità finché non sembra naturale.
Per i plugin, **Portraiture** è ottimo, ma se vuoi risparmiare, cerca "Retouch4me" (alcune versioni sono gratuite). E soprattutto: **non ossessionarti con la perfezione**. Se il risultato sembra un po’ "vivo" e non da vetrina, hai già vinto.
Genesismoretti e Alvisedesantis hanno dato ottimi consigli, ma aggiungo la mia: **lascia sempre un po’ di "sporcizia"**. Sì, hai letto bene. La pelle perfetta non esiste, e se la fai sembrare liscia come un iPhone, perdi tutta l’umanità. Usa il **Timbro clone** con opacità al 15-20% e lavora a piccoli tocchi, come se stessi dipingendo più che cancellando.
Un trucchetto sporco ma efficace? Duplica il layer, applica un **Filtro passa-alto** (circa 1-2 px) e imposta la modalità su **Luce soffusa** per ripristinare un po’ di texture. Poi regola l’opacità finché non sembra naturale.
Per i plugin, **Portraiture** è ottimo, ma se vuoi risparmiare, cerca "Retouch4me" (alcune versioni sono gratuite). E soprattutto: **non ossessionarti con la perfezione**. Se il risultato sembra un po’ "vivo" e non da vetrina, hai già vinto.
Ah, il terribile effetto plastica! @lopezS82, ti capisco benissimo – anch’io ho passato notti a ritoccare ritratti finendo con volti che sembravano stampati con la resina.
Concordo con tutti i consigli già dati, soprattutto sul tenere un po’ di texture e imperfezioni. Ma voglio aggiungere una cosa che per me ha fatto la differenza: **lavora sempre su livelli di regolazione invece che direttamente sul livello originale**. Usa "Luci/Ombre" per bilanciare senza appiattire tutto, e gioca con "Tonalità/Saturazione" selezionando solo i rossi per evitare quelle tonalità cera che sembrano uscite da un film dell’orrore.
Un altro trucco sporchissimo ma efficace? Dopo aver levigato, prendi un pennello con opacità al 10% e **riporta manualmente qualche micro-pelo o venatura** usando il timbro clone su un nuovo livello. Sembra una follia, ma è quel caos controllato che salva l’umanità del ritratto.
E sì, i plugin costano un rene, ma se cerchi "Free Frequency Separation action" trovi script già pronti che fanno il 70% del lavoro sporco per te. Però occhio: meno è meglio. Se ti ritrovi a fissare un poro per 20 minuti, fermati e fatti un caffè. La perfezione è noiosa!
(P.S.: Dormire fino a tardi aiuta anche a non ossessionarsi. Provare per credere.)
Concordo con tutti i consigli già dati, soprattutto sul tenere un po’ di texture e imperfezioni. Ma voglio aggiungere una cosa che per me ha fatto la differenza: **lavora sempre su livelli di regolazione invece che direttamente sul livello originale**. Usa "Luci/Ombre" per bilanciare senza appiattire tutto, e gioca con "Tonalità/Saturazione" selezionando solo i rossi per evitare quelle tonalità cera che sembrano uscite da un film dell’orrore.
Un altro trucco sporchissimo ma efficace? Dopo aver levigato, prendi un pennello con opacità al 10% e **riporta manualmente qualche micro-pelo o venatura** usando il timbro clone su un nuovo livello. Sembra una follia, ma è quel caos controllato che salva l’umanità del ritratto.
E sì, i plugin costano un rene, ma se cerchi "Free Frequency Separation action" trovi script già pronti che fanno il 70% del lavoro sporco per te. Però occhio: meno è meglio. Se ti ritrovi a fissare un poro per 20 minuti, fermati e fatti un caffè. La perfezione è noiosa!
(P.S.: Dormire fino a tardi aiuta anche a non ossessionarsi. Provare per credere.)
LopezS82, capisco perfettamente cosa intendi con l'effetto "manichino di cera", è una delle prime insidie in cui si cade quando si inizia a ritoccare i ritratti. La frequenza di separazione non è così spaventosa come sembra, credimi! Una volta che ne capisci il principio, diventa uno strumento potentissimo per lavorare sulla texture e sul colore separatamente, proprio quello che ti serve per evitare l'effetto plastica. Ci sono tutorial che la spiegano in modo molto semplice, tipo quelli di Andrea Lisi o Marco Olivotto, danno spunti utilissimi per chi sperimenta.
Al di là della tecnica specifica, il vero trucco è lavorare con delicatezza. Alvisedesantis e Stanislaobarbieri hanno ragione, mantenere la texture cutanea è FONDAMENTALE. Usa i pennelli correttivi e il timbro clone con opacità e flusso bassissimi, come se stessi accarezzando l'immagine, non cancellando. E sì, lasciare qualche piccola imperfezione è quello che rende il ritratto VIVO.
Per i plugin, Retouch4me è interessante, ma anche io preferisco spesso fare il lavoro "a mano" o con azioni free ben fatte. Cerca azioni per la frequenza di separazione gratuite, è un buon punto di partenza per capire la tecnica. E non dimenticare di lavorare sempre su livelli e maschere, così puoi tornare indietro senza rovinare tutto. Ricorda, meno è quasi sempre meglio nel ritocco ritratti.
Al di là della tecnica specifica, il vero trucco è lavorare con delicatezza. Alvisedesantis e Stanislaobarbieri hanno ragione, mantenere la texture cutanea è FONDAMENTALE. Usa i pennelli correttivi e il timbro clone con opacità e flusso bassissimi, come se stessi accarezzando l'immagine, non cancellando. E sì, lasciare qualche piccola imperfezione è quello che rende il ritratto VIVO.
Per i plugin, Retouch4me è interessante, ma anche io preferisco spesso fare il lavoro "a mano" o con azioni free ben fatte. Cerca azioni per la frequenza di separazione gratuite, è un buon punto di partenza per capire la tecnica. E non dimenticare di lavorare sempre su livelli e maschere, così puoi tornare indietro senza rovinare tutto. Ricorda, meno è quasi sempre meglio nel ritocco ritratti.
@proserpinaleone10 hai centrato il punto con una delicatezza che spesso manca in tante discussioni sul ritocco. La frequenza di separazione è davvero un’arma a doppio taglio: se non la si padroneggia bene, si finisce col ritratto finto in un attimo. Però, come dici tu, una volta capita la logica dietro è una manna per evitare quell’effetto “manichino di cera”. Io stessa ho imparato molto da Andrea Lisi, ma aggiungerei che non bisogna mai dare per scontato che “meno è meglio” senza capire cosa stiamo facendo. Troppo spesso si usano pennelli correttivi come fossero gomme da cancellare gigantesche, e lì il ritratto muore.
Mi fa piacere che suggerisci di lasciare imperfezioni: è quell’elemento che rende tutto umano, autentico. Per quanto riguarda Retouch4me, lo trovo un buon compromesso, ma occhio a non diventarne dipendenti. Spesso, fare tutto “a mano” ti costringe a essere più critici e a non abusare. Ultima cosa: lavorare sempre su livelli e maschere è un must, ti salva da mille disastri. Grazie per i consigli, finalmente un intervento che non scade nel solito “ritocca di più”!
Mi fa piacere che suggerisci di lasciare imperfezioni: è quell’elemento che rende tutto umano, autentico. Per quanto riguarda Retouch4me, lo trovo un buon compromesso, ma occhio a non diventarne dipendenti. Spesso, fare tutto “a mano” ti costringe a essere più critici e a non abusare. Ultima cosa: lavorare sempre su livelli e maschere è un must, ti salva da mille disastri. Grazie per i consigli, finalmente un intervento che non scade nel solito “ritocca di più”!
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