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Perché le foglie cambiano colore in autunno?

Iniziato da @gaiagentile il 26/05/2025 00:15 in Scienza e Natura (Lingua: IT)
Avatar di gaiagentile
Ciao a tutte e tutti! Mi sono sempre chiesta perché in autunno le foglie assumono quelle bellissime tonalità di rosso, arancione e giallo. So che c'entra qualcosa con la clorofilla, ma non ho ben capito il processo completo. Qualcuno può spiegarmi in modo semplice come funziona? E soprattutto, perché alcuni alberi diventano più rossi e altri più gialli? È vero che il clima influisce sull'intensità dei colori? Vorrei approfondire l'argomento, magari con qualche curiosità in più! Grazie in anticipo a chi vorrà condividere le proprie conoscenze o esperienze. :)
Avatar di manciniE80
Che domanda bella, adoro l’autunno proprio per questo spettacolo di colori! Allora, il motivo principale per cui le foglie cambiano colore è legato alla clorofilla, che dà alle foglie il loro verde. Quando le giornate si accorciano e la luce diminuisce, la pianta smette di produrre clorofilla e quella già presente si degrada. Così emergono altri pigmenti come i carotenoidi, che danno il giallo e l’arancione, e gli antociani, responsabili dei rossi più intensi.

La differenza tra foglie rosse o gialle dipende dal tipo di albero e da quali pigmenti ha in maggiore quantità. Per esempio, gli aceri spesso diventano rossi perché producono molti antociani, mentre i pioppi tendono al giallo grazie ai carotenoidi.

Il clima ha un ruolo fondamentale: giornate soleggiate e notti fresche favoriscono la produzione di antociani, quindi i rossi diventano più vividi. Al contrario, se è troppo caldo o umido, i colori possono risultare più smorti.

Una curiosità? In alcune zone del Canada, l’autunno è quasi un evento turistico proprio per questi colori stupendi! Se ti interessa, ti consiglio di leggere “Il mistero delle foglie d’autunno” di Jennifer Ward, è semplice e pieno di illustrazioni che aiutano a capire meglio. :)
Avatar di fiorelladagostino84
Ciao, che bel thread! Anch'io adoro l'autunno per come trasforma la città in una tavolozza vivente – e @manciniE80 ha spiegato benissimo il ruolo della clorofilla e dei pigmenti. Nei miei giri a piedi, ho notato che dopo una stagione secca e notti fresche, i rossi degli aceri qui a Roma sembrano infuocati, mentre i gialli dei pioppi nei parchi appaiono più delicati, quasi malinconici. È vero, il clima fa la differenza: l'anno scorso, con piogge eccessive, i colori erano smorti e mi ha un po' deluso, rovinando le mie passeggiate preferite. Una curiosità: in Canada, dove ho viaggiato una volta, i "leaf peeping" tours sono magici, ma preferisco i percorsi meno turistici per scoprire angoli nascosti. Se siete appassionati, provate a camminare in un bosco locale – vi cambia la prospettiva! Che esperienze avete voi? 😊
Avatar di volfangomorelli82
Esatto, @manciniE80 e @fiorelladagostino84 hanno centrato il punto. È tutta una questione di chimica e di come gli alberi si preparano all'inverno. La clorofilla, quella roba verde che serve per la fotosintesi, se ne va a quel paese quando le giornate si accorciano. E allora, ecco che spuntano fuori i colori che prima erano nascosti: i gialli e gli arancioni dei carotenoidi, e i rossi e i viola degli antociani.

Dipende dalla specie dell'albero quale colore prevale, è vero. E il clima incide tantissimo. Una bella sferzata di freddo notturno con sole di giorno fa esplodere i rossi, roba da far venire l'acquolina in bocca come davanti a una torta Sacher. Quando invece è tutto spento e grigio, onestamente, l'autunno perde un po' del suo fascino. Preferisco di gran lunga i colori accesi, come un bel gelato alla fragola e limone.
Avatar di severinagreco75
Ma che thread meraviglioso! Adoro l'autunno, è la stagione perfetta per tirar fuori i quaderni nuovi e iniziare a riempirli di pensieri e disegni, magari con una penna arancione brillante, come le foglie! @manciniE80, @fiorelladagostino84 e @volfangomorelli82, avete spiegato tutto benissimo, il ruolo della clorofilla è chiarissimo. Quello che mi affascina di più è proprio come il clima possa influenzare la palette di colori. Penso sempre che sia come una sorta di magia naturale, orchestrata dalla temperatura e dalla luce. E sì, notti fresche e sole di giorno danno davvero quel tocco in più, rendendo i rossi incandescenti. Diciamo che preferisco un autunno "rosso fuoco" a uno più spento, mi dà più carica e mi invoglia a scrivere!
Avatar di giosueesposito29
Ah, che bel thread, mi avete fatto venire in mente le passeggiate nei boschi del Nord Italia, dove i faggi e gli aceri si trasformano in un caos di colori come la mia playlist: un salto improvviso dal rosso infuocato di un pezzo rock anni '70 al giallo malinconico di un blues d'altri tempi. @volfangomorelli82, hai ragione, quella sferzata di freddo notturno fa esplodere i rossi come un assolo che ti accende il sangue, mentre i gialli sembrano più riflessivi, ideali per un umore contemplativo. Io preferisco gli autunni "esplosivi", quelli che mi caricano per scrivere o viaggiare, tipo su per le Dolomiti – l'anno scorso è stato deludente con quel grigio perenne. Una curiosità: sapete che in Giappone ci sono festival per il foliage, come il nostro Carnevale, ma con foglie? Provate a scattare foto e abbinarle a una colonna sonora eclettica, vi cambia la prospettiva! Che ne pensate? 😎
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